La definizione di
aggettivo
[ag-get-tì-vo]
ant. addiettivo
s.m.
1 LING Parte variabile del discorso che si aggiunge al sostantivo per indicarne una qualità o per attribuirgli una precisa determinazione: a. qualificativo, determinativo
‖ Aggettivi dimostrativi, che indicano la posizione della cosa espressa dal sostantivo in relazione a chi parla
‖ Aggettivi indefiniti, che determinano una quantità indefinita di persone o di cose
‖ Aggettivi possessivi, che determinano il possesso di una cosa
‖ Aggettivi dimostrativi, che indicano la posizione della cosa espressa dal sostantivo in relazione a chi parla
‖ Aggettivi indefiniti, che determinano una quantità indefinita di persone o di cose
‖ Aggettivi possessivi, che determinano il possesso di una cosa
[Cit. Dizionario Italiano Online Hoepli - http://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/A/aggettivo.aspx?query=aggettivo]
Gli aggettivi sono parole molto belle, danno colore al triste grigiore delle solitarie pagine dei libri, così punteggiate di nero e bianco da diventare grigie ai presbiti e ai più distanti.
Ora, pur ammettendo che un florilegio di meravigliosi attributi e fantastiche determinazioni per sostantivi che si farebbero volentieri i fatti propri può a volte costituire una miglioria, il troppo, come in ogni cosa, stroppia.
Da qui una mission statement personale - odio la boria di chi estende un "consiglio" (e pure non richiesto) ad altri:
"Meno aggettivi, più sostanza"
...anche perché se il sostantivo fosse un filetto di manzo e l'aggettivo la salsa che lo accompagna, che ci si mangia togliendo il sostantivo alla frase "filetto al pepe verde"?
Buono il pepe verde, bello il pepe verde, adorabile il pepe verde, ma il filetto ai ferri è fantastico già di suo.
Mi infervoro per la grammatica? Forse, e, sì, ogni tanto seriamente.
Mi stanno scomodamente sulle palle le persone e gli scribacchini assortiti (tra cui sicuramente finisco pure io) che abusano nell'uso di aggettivi inutili.
E adesso sì, un consiglio, a nessuno in particolare: datemi sostanza, non propinatemi apostrofi rosa tra le parole "ti" e "rimbecillisco di cazzate"; se c'è bisogno di infiocchettare il discorso, la prosa o la poesia di mille guarnizioni e merletti, probabilente vuol dire che la signora là sotto, la sostanza che è stata infiocchettata e agghindata, non è poi questo granché.
Ora, pur ammettendo che un florilegio di meravigliosi attributi e fantastiche determinazioni per sostantivi che si farebbero volentieri i fatti propri può a volte costituire una miglioria, il troppo, come in ogni cosa, stroppia.
Da qui una mission statement personale - odio la boria di chi estende un "consiglio" (e pure non richiesto) ad altri:
"Meno aggettivi, più sostanza"
...anche perché se il sostantivo fosse un filetto di manzo e l'aggettivo la salsa che lo accompagna, che ci si mangia togliendo il sostantivo alla frase "filetto al pepe verde"?
Buono il pepe verde, bello il pepe verde, adorabile il pepe verde, ma il filetto ai ferri è fantastico già di suo.
Mi infervoro per la grammatica? Forse, e, sì, ogni tanto seriamente.
Mi stanno scomodamente sulle palle le persone e gli scribacchini assortiti (tra cui sicuramente finisco pure io) che abusano nell'uso di aggettivi inutili.
E adesso sì, un consiglio, a nessuno in particolare: datemi sostanza, non propinatemi apostrofi rosa tra le parole "ti" e "rimbecillisco di cazzate"; se c'è bisogno di infiocchettare il discorso, la prosa o la poesia di mille guarnizioni e merletti, probabilente vuol dire che la signora là sotto, la sostanza che è stata infiocchettata e agghindata, non è poi questo granché.
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