Wednesday, March 28, 2012

Fritto Misto

Navigando tra scogli di asfalto e cemento
Va naufragando a zonzo questo giorno.
Complicato, ma ormai ben annebbiato;
Così ottundi Stanchezza ogni mio istante,
Mi perdi in labirinti di ritorno...

Nell’Osteria al Nove un naso importante
Per inerzia inerte avanzo mi avvedo
In ritardo del mondo nel suo insieme
Tutto è iperdettaglio che va a viene
Bussa vago agli occhi senza spiegare
Lampo che abbaglia di enormi suoi istanti
Bicchieri levati che sembrano vuoti
Riflessi cangianti di karaoke
Stonato vacilla un negroni sbagliato
Sospeso sull’asfalto occhi sorpresi
Che io passi oltre troppe crepe nel pavet
Dissestato cammino ma è distante
L’arrivo che inciampa nei sogni resta
Miraggio odeggiante tra lampi avanzi
Tra squarci di adesso evito l’amplesso
Di merda e di asfalto che attraversa altri
Cammini all’incrocio zampe e tacchi alti
Le undici e venti, tintinnano chiavi
Urla un citofono capelli rossi
Che il vento ha scostati vortici raggi
Lampeggia un led rosso risate e occhiali
Quadrati di luce visi affacciati
Manichini spettri TORNO SUBITO
Candele tavolini una créme brulée
Kebab capogiri serviti caldi
Massaggi romantici a fine turno
L’ultimo cliente accalappia il guinzaglio
Scodinzola un tram sferragliando un gatto
Si stiracchia la notte che ti sfugge
Affoga nell’occhio di un semaforo
Lampeggia velato il passo intrigante
Veli ha di barba e profumo di fumo
Tintinno in tasca conosco quel foro
Ci infilo la notte e due calze a rete
Ce l’hanno con me per feste mancate
Ma entro richiudo e già premo quel quattro
Che è morte in cinese, ma è casa per me.

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Fritto Misto by Dario Beltrami is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License.
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NdA - Probabilmente da rivedere, ma per il momento questa "rimozione di virgole" mi piace così.

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