Thursday, February 2, 2012

Nonostante Tutto

Amore… Ecco, non vorrei tu fossi l’ultimo.
Mi rubasti la forza di credere in altro
Che non fosse ripetizione a noia di tue farse.
Io credevo ai desideri, zittivo gli occhi:
Ora che li tengo aperti li sento come morti
Fissi, intransigenti e vuoti come missili,
A perforare ogni secondo di sarcasmo
Ad affondare ogni bracciata nei sargassi.
Intrappolata nell’intreccio dei pensieri
La speranza mi saluta inviperita
Si è stancata di ogni pianto, avviluppato
Schianto di pensieri sull’asfalto,
Preferisce, così dice, chi si mette in moto
E nonostante il vuoto cerca un senso.
Cerco di ascoltarla: io seguo rose, voli, mani
E sorrisi; ho gli occhi aperti, ma mi sforzo
Di velarli di sogno ogni mattina.
Del danno, dai suoi segni ho imparato
Equilibrismi inevitabili,
Lapalissiani paradossi,
Tutto quell che serve, insomma,
Per farti scendere dal podio
Di dolore che lasciasti.
Presto sarò fumo, fiori o buio pesto di mattoni 
A sigillare e suggellare questi giorni,
Ma ho avuto tra le mani occhi accesi
Non di farsa, ma di vita accidentata,
Di mille svolte, anche sbagliate, ma sinceri.
Io che non ho mappe da ascoltare,
Seguo i palpiti di un cuore
Non più mio, ma che mi chiama:
Scrive in fondo ad ogni battito
Quel che manca, quel che vuole,
Discreto, delicato, come sempre...
Nonostante tutto, amore.


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